Dal sito UNAAPI

Che cosa è la paPpa reale?

La pappa reale si presenta come una sostanza gelatinosa, per questo è anche definita “gelatina reale”. Il suo colore è bianco-giallognolo a riflessi perlacei, astringente in bocca e dal sapore acidulo, simile a quello dello yogurt, ma anche leggermente zuccherino. L’odore è di tipo fenolico (ricorda quello dell’inchiostro, del cerotto, o di certe vernici). Essa è il prodotto di una secrezione delle ghiandole ipofaringee e mandibolari delle api nutrici, quelle cioè che, nel succedersi determinato dall’età delle funzioni dell’alveare, hanno tra i 4 e i 15 giorni di vita. La pappa reale deriva dalla trasformazione del polline, che costituisce il principale alimento proteico delle api, e dunque destinato principalmente a crescere e mantenere le strutture del corpo.

Costituisce il nutrimento esclusivo di tutte le larve di api dalla schiusa al terzo giorno di vita, nonché di quelle larve destinate a svilupparsi in regine fino al loro quinto giorno di vita larvale (il momento in cui la cella viene opercolata e lo sviluppo avviene come in un bozzolo); e infine dell’ape regina per tutta la durata della sua vita.  E’ questo nutrimento a far sì che la regina, nata da un uovo identico a quello di un’ape operaia, diventi in meno giorni due volte più grossa e pesante. Che la sua larva riesca ad aumentare di circa duemila volte in cinque giorni il suo peso. Ed anche che una regina possa avere una durata di vita che può arrivare fino a cinque anni, mentre un’operaia vive intorno ai 45 giorni; e infine, che essa sia in grado di deporre fino a 2000 uova al giorno per alcuni anni.

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Come si produce

La pappa reale si produce utilizzando e orientando ai propri fini i naturali meccanismi biologici dell’alveare. La quantità di pappa reale che le api producono ordinariamente, per nutrire la regina e le larve fino a tre giorni di età, è in realtà molto piccola. Ma c’è un periodo speciale in cui ne producono invece in grande quantità: quello primaverile della “sciamatura”, la modalità con cui le famiglie d’api si riproducono. La vecchia ape regina si prepara a sciamare dall’alveare con una parte delle api, nel momento in cui esso ha raggiunto un livello ormai traboccante del suo sviluppo, mentre le api, che in questo “troppo pieno” non riescono più ad avvertire tramite i feromoni la sua presenza, allevano tutta una serie di nuove regine. A questo scopo costruiscono un gran numero di celle rotonde destinate alle larve reali riempiendole di questo ricco nutrimento.

Proprietà e usi principali

I benefici della pappa reale sono in primo luogo nutritivi, energetici e metabolici. La pappa reale viene consigliata:

Per sostenere il corpo durante i cambi stagionali
In periodi di stress e di sforzo lavorativo, incluso lo sforzo mentale
In casi di depressione (in questi casi possono giocare un ruolo particolare l’acetilcolina e le vitamine del gruppo B)
Durante le convalescenze o in occasione di periodi di ospedalizzazione
Come stimolante dell’appetito, immunostimolante, tonico e stimolante del metabolismo
Per bambini prematuri o con deficienze nutrizionali e pazienti anziani

Come si conserva? Quanta se ne assume? Come si trova in commercio? 

La pappa reale si trova in commercio fresca, liofilizzata, in miscela col miele e con altri prodotti dell’alveare, in pillole, capsule, lozioni, creme, unguenti, shampoo ed emulsioni.  Il solo uso che raccoglie un’unanimità di consensi è quello della pappa reale fresca, che si conserva bene fino a 18 mesi a una temperatura tra 0 e 5 gradi. Ne viene consigliata l’assunzione a digiuno e per via sublinguale (cioè ponendola sotto la lingua e lasciandola sciogliere), per evitare, semplicemente deglutendola, una sua degradazione da parte dei succhi digestivi e gastrici. Le dosi consigliate si aggirano intorno ai 500 mg al mattino. Va assunta per almeno 6 settimane, un periodo che può essere rinnovato varie volte nel corso dell’anno.

Può dare allergie? Ci sono controindicazioni?

Un classico libretto divulgativo del dr. Yves Donadieu del 1981 nega che esistano controindicazioni, incompatibilità con altre terapie o che inconvenienti si siano mai verificati. Ma in letteratura sono segnalati successivamente sporadici casi, tra  cui uno di anafilassi  (Roger A, e altri, Barcellona, 1995). Casi di gastroenterite eosinofilica (Yonei e altri, 1994), di colite emorragica (Murakami e altri, 2008), di dermatosi da contatto (Takahashi e altri, 1985), e di allergia (Susumu, 2011) sono stati segnalati in Giappone. Inoltre casi di asma (Leung e altri, Australia, 1993), broncospasmi (Laporte e altri, Spagna, 1995), persino un caso di asma con esito letale (Bullock e altri, Australia, 1995). Dunque, nonostante si tratti di casi estremamente sporadici, occorre ricordare che i prodotti dell’alveare possono presentare controindicazioni per persone che soffrono di allergie gravi al polline o soffrano di ipersensibilità ai prodotti stessi. La ricchezza di proteine della pappa reale costituisce per altro verso un potenziale allergenico.

Fonti

– Sito UNAAPI

Associazione pappa reale fresca italiana